Pinot Gallizio con un monumento runico a Jelling, Jutland, 1961 1961

Pinot Gallizio

Pinot Gallizio (Alba, 1902 – 1964) frequenta il collegio San Giuseppe di Torino e si laurea in chimica nel 1925. Dopo aver preso parte, durate la Seconda guerra mondiale, alla Resistenza partigiana come membro del CLN Langhe, incontra Piero Simondo e con lui nasce l’interesse per l’arte. Nel 1955 conosce Asger Jorn ad Albisola e fonda ad Alba il “Primo Laboratorio Sperimentale per una Bauhaus Immaginista”. Nel 1956 si tiene ad Alba il Primo Congresso Mondiale degli artisti liberi organizzato da Gallizio insieme a Jorn: vi partecipano, tra gli altri, Ettore Sottsass, Piero Simondo, Enrico Baj, Constant, Gil Wolman ed Elena Verrone. Nel 1957 a Cosio d’Arroscia, partecipa alla fondazione dell’Internazionale Situazionista con Guy Debord, Michèle Bernstein, Asger Jorn, Constant, Walter Olmo, Piero Simondo, Elena Verrone, Rulph Rumney. Nel 1958 avvia la sua carriera da artista a tempo pieno con la produzione della pittura industriale, che espone a Torino nello stesso anno alla Galleria Notizie: 12 metri di pittura a olio su tela, 14 metri di pittura a resina su tela, 70 metri di pittura su telina, realizzati con il figlio Giors Melanotte. Espone successivamente a Milano e Monaco di Baviera e nell’aprile del 1959 da René Drouin a Parigi, ove realizza l’installazione della Caverna dell’antimateria. Nel 1964 viene invitato da Maurizio Calvesi alla Biennale di Venezia. Muore ad Alba nel febbraio dello stesso anno. Numerosissime le partecipazioni a mostre personali e collettive mei principali musei del mondo. Sue opere sono nelle principali collezioni private e pubbliche fra cui: Centre Pompidou, Parigi; Tate Gallery, Londra; Stedelijk Museum, Amsterdam; National Galerie, Berlino; Centre d’Art Contemporain di Ginevra; Museo Reina Sofia, Madrid; Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; Museo d’Arte Moderna, Bologna.

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