Andreas Zampella

Andreas Zampella (Salerno, 1989) vive e lavora a Milano; ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Tutti gli elementi della sua opera si compongono come in una pièce teatrale: il quadro è la scenografia delle azioni e delle non-azioni, metafora di chi li osserva; gli utensili e le sculture diventano gli oggetti di scena, il cui significato cambia, si scopre nello spazio, tutte le cose vivono una condizione di azione continua. Con queste linee guida, il suo lavoro indaga il rapporto tra realtà e rappresentazione nella società, ammettendo il fallimento della comunicazione nella contemporaneità. Come soglie o usci semiaperti, le sue opere oscillano in condizioni al limite tra stanchezza e ansia, lamento e accusa, obbligo e noia, individuo e collettività, e lo fanno in modo indolente, ipocrita, nel pieno paradosso della realtà. Recenti mostre personali: Passaggio al buio, nell’ambito della sezione Portfolio del progetto Quotidiana della Quadriennale di Roma, Museo di Roma, Palazzo Braschi, Roma (2023); Dove nascono gli uccelli, Nashira Gallery, Milano (2023); Eravamo cuori in Atlantide, z2o project, Roma (2024). Tra le recenti mostre collettive: Di città, di boschi, di uccelli, Officine San Carlo, Napoli (2022); Premio Lissone 2023, MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (2023); Lettere intorno a un giardino, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli (2024).

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