Gaspare

Gaspare Luigi Marcone (Terlizzi, 1983), in arte Gaspare, vive e lavora a Milano. Artista e curatore, è laureato in Storia e critica dell’arte all’Università degli Studi di Milano, dove ha conseguito anche il Dottorato di ricerca in Scienze del patrimonio letterario, artistico e ambientale, collaborato poi con il Dipartimento di Storia dell’Arte dello stesso ateneo. Dal 2015 è cofondatore e direttore artistico di The Open Box – Milano.
Ha curato mostre e pubblicato testi critici su numerosi artisti del XX e XXI secolo tra i quali: Vincenzo Agnetti, Valentino Albini, Enrico Baj, Bernd & Hilla Becher, Irma Blank, Gianni Caravaggio, Rä di Martino, Luisa Elia, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Andrea Francolino, Gilbert & George, Goldschmied & Chiari, Allan Kaprow, Sophie Ko, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Rebecca Moccia, Roman Opalka, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Anne e Patrick Poirier, David Reimondo, Fabio Roncato, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen, David Tremlett.
Come studioso ha inoltre curato le pubblicazioni: Piero Manzoni: Writings on Art, Zürich, Hauser & Wirth Publishers, 2019; Fontana, Baj, Manzoni 1958 – 2018, Poggibonsi, Carlo Cambi Editore, 2018; Piero Manzoni, Scritti sull’arte, Milano, Abscondita, 2013; Piero Manzoni, Diario, Milano, Electa, 2013.
La ricerca di Gaspare unisce storia, memoria e biografia legando senza soluzione di continuità l’attività storico-critica e la ricerca artistica. La cenere è il materiale che utilizza sin dagli esordi e che ottiene in seguito alla combustione dei propri appunti o di altre sue opere d’arte; è l’elemento primario che riconduce all’idea di perenne distruzione e rigenerazione di natura e cultura. Attraverso questa pratica indaga criticamente anche la funzione della “parola” in rapporto all’opera d’arte. La cenere, infatti, è un materiale primordiale, “polisemico”, carico di rimandi storico-culturali, scientifici e religiosi. Risultato di una distruzione per combustione, è “memoria del fuoco”, nonché elemento fertilizzante per la terra o materiale igienico per la liscivia. Polvere – apparentemente fredda e inerte – nata da un’azione calda e dinamica. In alcuni cicli di lavori, Gaspare ha operato con stratificazioni di materiali eterogenei su tela, sovrascritture con inchiostro su carta o con sculture e installazioni che prediligono materiali e dimensioni dal forte potenziale simbolico, come ad esempio ossidiana, legno, cera, terracotta, filo di lino.
Tra le sue principali mostre personali: Gaspare Luigi Marcone per Piero Manzoni alla Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano (2016); Gaspare Ash Works 2013 – 2015 presso The Open Box di Milano, (2015); Gaspare Works / Words 2008 / 2012 alla Galleria Melesi di Lecco (2012); Opera Prima alla Lakeside Art Gallery di Verbania (2010). Gaspare ha partecipato a numerose mostre collettive tra le quali: Il Numinoso, presso BUILDING, Milano (2022-2023); La città del sole al BoCs Art Museum, Complesso Monumentale di San Domenico di Cosenza (2018); Mythologies a Palazzo Palmieri di Monopoli (2017); Premio Lissone 2016 al Museo d’arte contemporanea di Lissone (2016-2017); Riflessioni sul corpo e il sacro alla Galleria San Fedele di Milano (2013-2014); Linea Mentis alla Raffaella De Chirico Galleria d’Arte di Torino (2011) e numerosi progetti espositivo-curatoriali presso The Open Box – Milano.

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