ph. Roman Mensing / artdoc.de, Stiftung Industriedenkmalpflege und Geschichtskultur

 

Ilya & Emilia Kabakov

Ilya (Dnepropetrovsk, 1933-2023) & Emilia (Dnepropetrovsk, 1945) Kabakov sono nati in Ucraina, nell’ex URSS. Ilya Kabakov ha studiato all’Istituto d’Arte V.I. Surikov di Mosca e ha iniziato la sua carriera come illustratore di libri per bambini negli anni Cinquanta. Nel 1987 gli viene offerta una borsa di studio al Kunstverein di Graz, in Austria, e successivamente si stabilisce a New York. Emilia Lekach Kabakov si è formata come pianista classica presso il Music College di Irkutsk e ha studiato letteratura spagnola all’Università di Mosca, emigrando nel 1973 in Israele e, due anni più tardi, a New York – dove trova lavoro come curatrice e mercante d’arte.

Ilya ed Emilia hanno collaborato nella loro casa di Long Island dal 1989 fino alla morte di Ilya nel 2023. I due artisti sono noti soprattutto per le loro pionieristiche “installazioni totali”, che immergono completamente lo spettatore in un ambiente drammatico e costruito. Queste installazioni, insieme a dipinti e opere su carta, sono influenzate dal loro comune passato in Unione Sovietica, ma anche da temi universali come la memoria personale o collettiva, la fantasia e l’illusione. Spesso popolate da personaggi immaginari, le loro opere si ispirano all’idealizzazione ottimistica della cultura visiva del realismo socialista.

I primi lavori dei Kabakov sono stati esibiti in diverse istituzioni, tra le quali: Stedelijk Museum, Amsterdam (1990); The Museum of Modern Art, New York (1991); Los Angeles County Museum of Art (1992); Museum für Moderne Kunst, Francoforte (1995); Centre Pompidou, Paris (1996). Hanno inoltre rappresentato la Russia alla Biennale di Venezia del 1993 con l’installazione The Red Pavilion. Mostre personali delle loro opere si sono tenute presso: Dallas Contemporary (2021); Kunsthalle Rostock, Germania (2018); Kistefos Museum Sculpture Park, Oslo (2017); Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, D.C. (2017); Power Station of Art, Shanghai (2015); Sprengel Museum, Hanover (2014).

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