Pascale Marthine Tayou
Da venticinque anni, Pascale Marthine Tayou (Nkongsamba, Cameron, 1966) è una delle voci più importanti del panorama dell’arte contemporanea.
Il suo lavoro è stato soggetto di mostre personali istituzionali presso Bass Museum a Miami, CAC a Malaga, Spagna, Bozar a Bruxelles, Kunsthalle a Bregenz, Austria, M.A.C.R.O. a Roma, MUDAM in Lussemburgo, MAC a Lione, Malmö Konsthall, Svezia, Kunsthalle a Vienna, Marta Herford, Germania, SMAK a Gent, Belgio, Portikus a Francoforte, Germania, Palais de Tokyo a Parigi e Kunsthalle di Berna, Svizzera;.
Sue mostre personali sono state organizzate presso Galleria Continua a San Giminiano, Pechino e Boissy-le-Châtel, Francia.
Le sue opere sono state incluse in mostre collettive in istituzioni quali MAXXI a Roma, Pinchuk Art Center a Kiev, Vuitton Foundation a Parigi, la National Gallery of Victoria a Melbourne, ZEITH MOOCA a Città del Capo, Louisiana Museum of Art a Humlebaek, Danimarca, MACBA a Buenos Aires, Museum für Moderne Kunst a Francoforte, Germania, Hayward Gallery a Londra, Musée du Louvre a Parigi, The Garage Centre for Contemporary Culture a Mosca, Hangar Bicocca a Milano, Fondazione Nomas a Roma, Centre Pompidou a Parigi, Museum Kunst Palast a Düsseldorf, Germania, Mori Art Museum a Tokyo, Musée d’art Moderne de la ville de Parise Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino.
Ha partecipato alle edizioni del 1997 delle biennali dell’Havana, Kwangju e Johannesburg, la Sydney Biennale del 1998, la Liverpool Biennale del 1999, le edizioni del 2000 delle biennali di Lione e Taipei, la Biennale di Berlino del 2001, le edizioni del 2002 di Documenta e della Biennale di San Paolo, le edizioni del 2003 di Skulptur Projekte Münster, Biennale di Istanbul e Tate Triennale, la Biennale di Venezia del 2005 e 2009, la Biennale dell’Havana del 2006, le edizioni del 2008 di Prospect a New Orleans e Art Focus a Gerusalemme, le edizioni del 2012 delle biennali di Shangai e Marrakech, la Biennale di Sharjah del 2013 e l’edizione del 2018 di Dak’art a Dakar.