Rafael Megall

Ph. Timothy Greenfield-Sanders

Rafael Megall

Rafael Megall (Rafael Melikyan, Yerevan, 1983). Al centro delle opere di Megall c’è la raffigurazione della natura, la quale viene però stilizzata e trasformata in pattern ornamentale. I suoi principali soggetti sono pantere, tigri e giaguari, ma anche porcellane frantumate, personaggi dei cartoon, figure iconiche, esseri mostruosi e ibridi, spesso raffigurati su uno sfondo fitomorfo. La natura viene rappresentata in modo appiattito e stilizzato con colori brillanti, saturi ed elettrici più vicini alle immagini digitali che a quelle reali. L’assenza di prospettiva, di profondità, la geometria fitta dei segni grafici, la loro ripetizione e i loro intrecci creano un horror vacui che ricorda la tradizione della antica miniatura armena e dei bassorilievi che ornano i luoghi di culto e i palazzi. Per realizzare i suoi dipinti Megall utilizza colori a olio e stencil, frutto di un’elaborazione digitale. Molti degli elementi utilizzati nelle sue opere hanno un valore simbolico e religioso. Nel 2017 ha rappresentato la Repubblica d’Armenia alla 57a Biennale di Venezia. Mostre personali gli sono state dedicate dalla National Gallery of Armenia, a Yerevan, e dal MoCA di Mosca. Ha partecipato alla mostra Le Nuove Frontiere della Pittura presso la Fondazione Stelline (Milano, 2018).

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