Dalla sabbia, opere in vetro. 8/12 – Giorgio Vigna

12.09.2020 – 30.10.2020

Giorgio Vigna

Acque astrali, 2018-2019

vetro di Murano

dimensioni variabili

 

Cosmografie, 2018

Inchiostro su carta

due pannelli 101 x 71cm

 

Tutto comincia dall’acqua, acqua cosmica fonte di vita, acqua corrente sempre in movimento, acqua solidificata nelle trasparenze del vetro. L’acqua è la via d’ingresso nel micro e nel macrocosmo: le Cosmografie disegnano geografie astronomiche straordinarie, mappe in cui perdersi, dettagli che risucchiano lo sguardo, immensità che disorientano le percezioni. Sono finestre spalancate sull’universo, affacci su micro-galassie e comete filanti, pagine di un libro di astronomia fantastica da sfogliare rincorrendo memorie primordiali.

Dal foglio bidimensionale germogliano forme organiche tridimensionali, stille di luce, meteoriti trasparenti, bolle di un mare infinito in continua trasformazione: l’acqua si rigenera nel vetro annunciando insolite metamorfosi e nuove scansioni del tempo circolare. Il vetro diventa così protagonista di una scena astrale dove luci e ombre, bagliori e trasparenze raccontano frammenti di una misteriosa volta celeste che si offre alla vista del passante invitandolo a sentirsi parte del viaggio, a scomporre e ricomporre all’infinito il proprio paesaggio interiore.

BUILDINGBOX dedica la stagione 2019-2020 al vetro contemporaneo con il progettoDalla sabbia, opere in vetro, un ciclo espositivo in 12 appuntamenti con cadenza mensile a cura di BUILDING, in collaborazione con Jean Blanchaert.

L’ottavo artista è Giorgio Vigna, che presenta due opere in dialogo tra loro nello spazio della vetrina, Acque astrali e Cosmografie.

Dalla sabbia, opere in vetro è il titolo scelto per evocare l’alchimia dell’affascinante processo di creazione di questo materiale, dalla sabbia, con l’aria, per mezzo del fuoco. Opere firmate da artisti contemporanei che hanno scelto di confrontarsi con le possibilità che offre questo materiale. Sperimentazioni che rendono esemplari e preziose le opere in mostra, in quanto progettate da artisti che nella loro pratica utilizzano tecniche differenti e talvolta distanti dalle caratteristiche peculiari del vetro. Questo progetto nasce dalla volontà di BUILDING di approfondire la ricerca degli artisti includendo oltre alle produzioni più note, aspetti e sperimentazioni insolite.

Una relazione creatrice stretta tra il pensiero dell’artista e la mano dei maestri vetrai. Il vetro, materiale facilmente modellabile da mani esperte, prende forme “fragili” per continuare a legarsi alla tradizione artistica del passato e al contempo aprendosi a una prospettiva formale ripensata a partire da suggestioni estetiche contemporanee. Filo conduttore del progetto sono le stesse opere, inserite in una storia secolare e in un fare antico, testimoni di una precisa alchimia di elementi messa a punto 4000 anni fa dalla civiltà fenicia, e che ancora oggi offrono infinite possibilità formali.

Per 12 mesi una sequenza di opere e a­rtisti si articolerà nella vetrina indipendente, visibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, scandendo il ritmo del tempo e innescando un’ampia riflessione sulla predominanza del tempo sullo spazio.

Artisti