Installation view

Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora) – 9/12. Fabio Roncato

ph. Ilaria Maiorino

 

Fabio Roncato

Momentum, 2022

alluminio (da fusione a cera persa)
65 x 50 x 125h cm

 

Fabio Roncato

Momentum, 2022

alluminio (da fusione a cera persa)

44 x 22 x 96h cm

 

Installation view

Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora) – 9/12. Fabio Roncato

ph. Ilaria Maiorino

Equorea – 9/12. Fabio Roncato

05.09.2023 – 28.09.2023

Dal 5 settembre 2023 al 28 settembre 2023, BUILDINGBOX ospita le opere Momentum dell’artista Fabio Roncato (Rimini, 1982).

 

L’acqua è un composto chimico che in condizioni di temperatura e pressione normali si presenta come un sistema bifase, ovvero come un liquido e un vapore; se la temperatura supera la soglia di congelamento passa allo stato solido, diventando ghiaccio. Per sua natura è un elemento mutevole; sul pianeta Terra l’acqua compie un ciclo continuo (ciclo dell’acqua) che consiste in uno scambio incessante tra atmosfera, suolo, acque di superficie, acque profonde ed esseri viventi. Tra le acque superficiali ci sono i fiumi, corsi d’acqua perenne alimentati da piogge, scioglimento di nevi o ghiacci o da falde acquifere sotterranee.

È proprio dal confronto con questa specifica classificazione dell’acqua che nasce la ricerca di Fabio Roncato e il tentativo di coglierne una forma. Momentum sono, infatti, sculture che l’artista realizza dal contatto fra due elementi liquidi, la cera fusa e le correnti d’acqua di un fiume. Il materiale, scaldato a riva, viene deposto ancora caldo nel fiume che lo raffredda e lo solidifica determinando nell’arco di una frazione di secondo la forma dell’intera scultura. Questa rivela sia l’autonomia del processo, libero da qualsiasi pianificazione sull’aspetto finale dell’opera, sia la porzione limitata di tempo, un istante, in cui si svolge il processo – da qui il titolo, Momentum, che rimanda al singolo e unico momento contenuto nella scultura generata, in forma stabile e definitiva. Infine, la fusione: la cera persa permette di completare questo processo con un materiale, l’alluminio, solido e scultoreo, imprigionando la fragilità e l’indeterminatezza di un istante per sempre nel tempo.

Per il progetto Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora), presentato all’interno di BUILDINGBOX, Roncato allestisce due sculture appartenenti alla ricerca Momentum, proponendo una riflessione sull’esperienza e la percezione del tempo, sul concetto di “istante di tempo”, cercando di formalizzare un processo scultoreo capace di coglierne la forma e rivelarne l’aspetto.

 

L’esposizione costituisce il nono appuntamento di Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora), un progetto espositivo a cura di Giulia Bortoluzzi che, dal 7 gennaio 2023 al 9 gennaio 2024, coinvolge nello spazio di BUILDINGBOX dodici artisti contemporanei italiani, invitati a riflettere sul tema dell’acqua in dodici appuntamenti individuali a cadenza mensile, scanditi dal calendario lunare.

Il titolo rimanda alla poesia Falsetto (1923) di Eugenio Montale, raccolta in Ossi di Seppia (1925), dove l’autore, presentando il personaggio di Esterina come una “equorea creatura”, parla del mare come della vita e della meraviglia di vivere senza preoccupazioni per il futuro: “L’acqua è la forza che ti tempra, nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi”. L’immagine di Montale è rappresentativa della consuetudine umana di associare l’acqua all’esistenza. Mircea Eliade nel suo Trattato di Storia delle Religioni (1949) la descrive come la totalità delle virtualità, la matrice di tutte le possibilità di vita, fondamento del mondo intero. L’acqua è all’origine di ogni manifestazione cosmica, simboleggia la sostanza primordiale dalla quale nascono tutte le forme, e alla quale tornano, per regressione o cataclisma. L’acqua fu al principio e torna alla fine di ogni ciclo storico o cosmico. Esisterà sempre, mai sola perché germinativa, racchiudendo nella propria unità indivisa le virtualità di tutte le forme. Nella cosmogonia, nel mito, nel rituale, nell’iconografia, l’acqua svolge la stessa funzione: precede ogni forma e sostiene ogni creazione. Simbolo di vita, dà al divenire universale una struttura ciclica.

 

Seguendo idealmente l’andamento ciclico delle maree vive (che si verificano mensilmente quando Luna, Terra e Sole sono astronomicamente allineati fra loro), ad ogni luna piena dell’anno 2023, BUILDINGBOX accoglie i progetti di dodici artisti contemporanei italiani chiamati a dialogare sul tema dell’acqua: Ludovico Bomben (Pordenone, 1982), Jaya Cozzani (Mumbai/Kanchipuram, 1982),  Barbara De Ponti (Milano, 1975), Gaspare (Terlizzi, 1983), Michele Guido (Aradeo, 1976), Silvia Mariotti (Fano, 1980), Fabio Marullo (Catania, 1973), Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984), Ignazio Mortellaro (Palermo, 1978), Fabio Roncato (Rimini, 1982), Michele Spanghero (Gorizia, 1979), Virginia Zanetti (Fiesole, 1981).

 

Gli interventi presentati in Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora) sono concepiti come site-specific (in alcuni casi inediti e in altri rielaborazioni di ricerche formalizzate in precedenza) e assumono l’acqua a emblema di ogni elemento naturale e più in generale come forma di vita e di possibilità di creazione. Tematica che non è solo fonte di fascinazione e ispirazione, ma che genera anche una particolare riflessione verso scenari futuri. La vita di tutti gli organismi sulla Terra dipende, infatti, dalla presenza di acqua e si trasforma secondo le sue mutazioni esaurendosi al suo deperimento. L’origine dell’acqua sul nostro pianeta non ha ancora trovato una spiegazione scientifica certa; generata dalla frantumazione di comete o meteoriti precipitate dallo spazio o da esplosioni vulcaniche in tempi antichissimi, la sua presenza risale nell’immaginario collettivo al momento mitologico della creazione che racchiude idealmente l’esistenza possibile di ogni cosa.

 

Artisti