ASSENZA di Yuval Avital – HE ART SPACE, Pechino, Cina
08.04.2025 – 30.06.2025
ASSENZA・不在场 di Yuval Avital
HE ART SPACE, Pechino, Cina
a cura di Ran Tang
8 Aprile 2025 – 30 Giugno 2025
Con oltre 120 opere distribuite su 1250 metri quadrati, ASSENZA・不在场 segna la prima mostra personale in Cina di Yuval Avital, inaugurando il nuovissimo centro d’arte contemporanea HE ART SPACE di Pechino, fondato da Ran Tang.
Un viaggio immersivo in cui l’assenza si fa presenza, il vuoto si trasforma in materia sensibile, e il silenzio diventa linguaggio universale.
Dopo due anni di meticolosa preparazione, martedì 8 aprile 2025 inaugura presso HE ART SPACE a Pechino, la prima mostra in Cina dell’artista Yuval Avital (Gerusalemme, 1977) che vive e lavora tra Milano e il Salento.
Avital continua a spingere i confini dell’arte contemporanea con il suo approccio non convenzionale e una pratica interdisciplinare. Per questa mostra Avital ha intrapreso una residenza di un mese a Pechino, trasformando questa esperienza culturale unica in numerose opere inedite che includono dipinti, sculture sonore, installazioni e performance. Le creazioni site-specific costituiscono il nucleo principale di ASSENZA・不在场 in quanto radicate nel contesto culturale cinese, incarnando la mitologia personale dell’artista e il suo approccio interdisciplinare. L’esposizione presenta oltre 120 opere, tra cui sculture sonore, dipinti, fotografie, installazioni e video distribuiti nel nuovo spazio di 1000 metri quadrati di HE ART SPACE e un’installazione pubblica nel lungo corridoio del Beijing ME Center creando un percorso immersivo di oltre 70 metri che conduce allo spazio espositivo.
Questa mostra segna il primo capitolo di un progetto più ampio, che vede la collaborazione tra l’artista e il curatore e che punta alla produzione e promozione dell’opera di Avital in Cina, inserendosi in un contesto di scambio culturale e artistico. Con il supporto di BUILDING, la galleria che rappresenta Avital in esclusiva, il progetto contribuisce a consolidare la presenza dell’artista sulla scena artistica internazionale.
Il curatore, Ran Tang, ha scelto il termine 不在场 per tradurre “Assenza”, un concetto profondamente radicato nel pensiero cinese. A differenza della sua controparte occidentale—spesso associata a mancanza, perdita o vuoto—不在场 suggerisce un ritiro intenzionale, uno spostamento che genera significato. Il termine richiama le tradizioni Daoista e Chan (Zen), dove l’assenza non è vuoto, ma lo spazio necessario affinché la presenza possa emergere—un concetto simile a 虚 (xū), il vuoto generativo che permette la trasformazione.
In questa mostra, Yuval Avital presenta la sua esistenza artistica attraverso un paradosso poetico: sia presente che assente, profondamente coinvolto nella realtà ma al tempo stesso ritirato nel suo cosmo personale. Le sue opere creano connessioni tra culture e tempi diversi, elevando l’arte a un linguaggio simbolico che trascende i confini. Attraverso diversi media, costruisce una risonanza tra visioni, suoni e spazi.
L’installazione pubblica nel Beijing ME Center composta da grandi stendardi sospesi in ramia, un tessuto naturale derivato dalla pianta omonima, prodotto in Cina da più di 5000 anni. Tinti a mano e dipinti con inchiostro cinese, questi dipinti si muovono delicatamente nell’aria, trasformando l’assenza in una presenza visibile e tangibile, creando un dialogo silenzioso con l’architettura del luogo.
All’interno dello spazio espositivo, Avital esplora la relazione tra luce e ombra, presenza e assenza, attraverso una serie di lightboxes che utilizzano la fotografia a lunga esposizione per catturare la natura attraserso la luce come traccia di movimento e energia. Dalla natura impressionista si trasende al macrocosmo creata con una scultura sonora inedita, “Altar of Emptiness” che mette in dialogo traduzioni sonore dei buchi neri, simbolo del vuoto assoluto insieme ai piccoli sonagli di Yunan.
Le opere pittoriche di Avital, in parte realizzate su tessuti tradizionali cinesi e carta di riso, evocano paesaggi interiori, spiriti assenti e figure simboliche che emergono dal suo mondo interiore, lontano dalla realtà osservata. Questi dipinti sono frutto di una ricerca che oscilla tra il figurativo e l’onirico, tra l’intimo e l’universale, offrendo una meditazione visiva sul mondo invisibile di Avital, che si snoda nello spazio invitando l’osservatore a prenderne parte.
ASSENZA・不在场 si declina anche nella tensione tra essere umano e natura, come esplorato nel progetto Foreign Bodies (2017, 2019, 2022), che indaga, attraverso fotografie e video, l’estraneità dell’uomo in un mondo naturale talvolta indifferente o ostile.
Una performance intima e trasformativa, Vocabulary of Assenza, prenderà vita, interpretata dalla performer Jingwen Yang. Questa performance esplora archetipi e simboli ricorrenti nell’arte di Avital, creando una continua metamorfosi tra il corpo e il vuoto, tra presenza e assenza.
ASSENZA・不在场 è un invito a riflettere su ciò che manca, a dare forma all’invisibile e a scoprire la forza di ciò che sfugge alla percezione.