Ljubodrag Andric

Andric è in una posizione diversa: è l’erede di una cultura che dell’astrazione ha già trovato i punti deboli e l’ha distillata in straordinarie opere d’arte, accolte come tali da un pubblico che ha imparato a comprenderle. Per questo non vi è più alcuna necessità di astrazione “pura”, ossia di un’arte che deve convincere il pubblico che l’astratto sia accettabile in sé. Per Andric le sensazioni astratte che si possono trovare per mezzo dei luoghi reali, lungi dall’essere indebolite da compromessi, sono risonanti e potenti come quelle prive di referenti nella realtà” – Barry Schwabsky.

 

Nato a Belgrado, Jugoslavia nel 1965, in una famiglia di artisti, Andric inizia a interessarsi all’arte e alla fotografia all’età di 15 anni. Studia scienze umane all’Università di Belgrado, per poi dedicarsi interamente alla fotografia nel 1987. I suoi primi incarichi professionali sono proprio di fotografia prevalentemente architettonica.

All’età di 23 anni tiene la sua prima mostra presso la galleria del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado.

Nel 1987 Andric si trasferisce a Roma, dove svolge diversi studi – sia a Roma che a Milano – per i successivi 15 anni.
Nel 2002 Andric si trasferisce in Canada, concentrandosi progressivamente solo sulla sua pratica artistica. Attualmente vive e lavora a Toronto, come cittadino canadese, italiano e serbo.

Il suo lavoro è stato ampiamente esposto in musei, gallerie, festival d’arte e fiere in tutto il mondo. Andric è rappresentato a Toronto, San Francisco e Milano.

Nel 2016 è stata pubblicata una monografia completa sulla sua opera, curata da Demetrio Paparoni e pubblicata da SKIRA (Milano, Italia).

News