Letizia Cariello

Calendario Michele

2017

scrittura a inchiostro e ricamo su lenzuolo intelaiato con inserti in piume

Ø 120 cm

© Mattia Gaido

Calendario – Nous / Chirone

2022

dischi d’acciaio, lana bianca, chiodi da maniscalco, vernice fotoluminescente

steel discs, white wool, horseshoe nails, photoluminescent paint
dimensioni variabili
variable dimensions

 

ph. Ilaria Maiorino

Calendario – Nous / Chirone

2022

dischi d’acciaio, lana bianca, chiodi da maniscalco, vernice fotoluminescente

steel discs, white wool, horseshoe nails, photoluminescent paint
dimensioni variabili
variable dimensions

 

ph. Ilaria Maiorino

Calendario – Nous / Chirone

2022

dischi d’acciaio, lana bianca, chiodi da maniscalco, vernice fotoluminescente

steel discs, white wool, horseshoe nails, photoluminescent paint
dimensioni variabili
variable dimensions

 

ph. Ilaria Maiorino

Calendario – Nous / Chirone

2022

dischi d’acciaio, lana bianca, chiodi da maniscalco, vernice fotoluminescente

steel discs, white wool, horseshoe nails, photoluminescent paint
dimensioni variabili
variable dimensions

 

ph. Ilaria Maiorino

Calendario – Nous / Chirone

2022

dischi d’acciaio, lana bianca, chiodi da maniscalco, vernice fotoluminescente

steel discs, white wool, horseshoe nails, photoluminescent paint
dimensioni variabili
variable dimensions

 

ph. Ilaria Maiorino

Calendario – Nous / Chirone

21.01.2022 – 19.03.2022

BUILDINGBOX presenta dal 21 gennaio 2022 la prima installazione site specific della mostra personale di Letizia Cariello, a cura di Annette Hofmann, che indaga il concetto di Nous. Le opere e le installazioni sono visibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dalla vetrina di via Monte di Pietà 23 a Milano. In mostra, due dischi di acciaio, posizionati sulle superfici, lana bianchi e chiodi nel box, interamente verniciato da pigmenti blu e rossi, luminescenti al buio.
La prima installazione site specific è Calendario – Nous / Chirone, la quale potrà essere approfondita da alcuni interventi dell’artista, secondo il suo tempo creativo. Il concetto del νοῦς, l’intelletto, o anche primo motore del mondo, si rivela all’occhio dello spettatore sotto forma di luce bianca che ci insegna a vedere. Il Nous si presenta quindi come una Porta, che dall’interno verso l’esterno, e viceversa, accoglie il pubblico nel gioco della conoscenza, aiutando così l’artista a scoprire la relazione tra tempo e realtà celata all’interno dell’ambiente. La vetrina rappresenta un ponte, un invito che sposta lo spettatore dall’esterno del mondo verso l’interno blu notte. La lana bianca rimbalza tra un chiodo e l’altro come la luce si fa portatrice della brillantezza delle stelle, formando la costellazione di Chirone, il centauro benevolo, forgiatore d’eroi. I chiodi, o meglio le stelle, si espandono nello spazio, come la costellazione, un buco nero che ci attrae a sé trasformando il nostro ambiente reale. Il pubblico dunque entra in un nuovo spazio, dove avviene uno scambio di sensibilità, che non solo corre sulla lana, ma gravita anche intorno ai dischi d’acciaio, erranti, pianeti, che conferiscono una certa ciclicità all’opera. Di notte, ancor più che di giorno, il box brilla di luce propria prendendo vita, diventando esso stesso errante, attirandoci a sé come un centro gravitazionale.

 

BUILDINGBOX presenta dal 21 gennaio al 19 marzo 2022 il progetto espositivo Calendario Nous dell’artista Letizia Cariello, a cura di Annette Hofmann.
Dopo i precedenti episodi volti a indagare i temi della luce (5779, a cura di Nicola Trezzi, 2019) del vetro (Dalla sabbia – Opere in vetro, a cura di Jean Blanchaert, 2020) e dell’oro (La forma dell’oro, a cura di Melania Rossi, 2021) nell’arte contemporanea – attraverso una successione di installazioni di 12 artisti in 12 mesi – BUILDINGBOX rinnova la consueta modalità espositiva collettiva invitando questa volta un’unica artista a confrontarsi in maniera personale con la vetrina di via Monte di Pietà 23 a Milano, visibile al pubblico 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Spazio indipendente dedicato alla sperimentazione, BUILDINGBOX diventerà nel corso dell’anno un punto di osservazione privilegiato sull’arte di Letizia Cariello e, insieme, uno spazio di dialogo con il visitatore, che dalla trasparenza della vetrina potrà osservare lo svolgersi di una mostra che si dilata nel tempo anziché nello spazio: un susseguirsi ininterrotto di installazioni site specific a cadenza irregolare, frutto di interventi imprevedibili e liberamente dettati dal tempo creativo dell’artista.
I temi del tempo e del confine sono centrali nella ricerca di Letizia Cariello, che da anni lavora con la pratica del ricamo e della tessitura per dare forma tangibile a legami invisibili, esplorando la relazione tra spazio interiore e mondo esterno. La volontà di intercettare la consistenza materiale del tempo si concretizza nella ricerca e nella raccolta delle sue tracce, rese visibili attraverso la scrittura di calendari e il ricorso a un filo rosso – un marchio della sua produzione – che unisce e cuce tra loro oggetti, materie e spazi. In questo processo di cucitura, l’artista avvicina mondi diversi relazionandoli tra loro, rinsalda dei legami persi, cura delle ferite. Dagli alberi alle teiere, dalle tazze alle fotografie, il suo segno attraversa gli oggetti e gli spazi quotidiani per materializzare il tempo in una forma percepibile.
Nella produzione di Letizia Cariello, i Calendari rappresentano una forma di meditazione sul tempo e sulla sua reale esistenza, un esercizio performativo di scrittura e concentrazione mentale sul tempo a venire, nel tentativo di dare una corporeità alla sua natura intangibile, renderla concreta, o quantomeno rincorrerla, dandole un nome e una data. Con Calendario – Nous l’artista esplora per BUILDINGBOX il concetto di Nous (νοῦς in greco antico) che indica, a partire da Omero, la facoltà mentale di comprendere un evento – l’intelletto – intesa come porta o passaggio verso una dimensione altra, che esula dal tempo lineare per aprirne uno circolare, spirituale. Il Nous si presenta quindi come una soglia che invita il pubblico ad attraversare metaforicamente i confini e a comprendere l’intreccio tra spazio, installazione e tempo, divenendo esso stesso parte integrante dell’opera e delle sue relazioni.
Calendario – Nous diventa quindi un invito, l’esortazione a ritornare, a non lasciarsi sfuggire il mutare dello spazio secondo un tempo vivo. Nelle parole di Letizia Cariello “BUILDINGBOX diventa carne, un cuore pulsante che, sia di giorno che di notte, pompa assottigliando i propri confini spaziali e materici, creando una Porta verso una nuova dimensione, uno spazio di connessione”. Proprio come un essere vivente, il progetto espositivo crescerà e si trasformerà nel corso dell’anno, con successive aggiunte e sottrazioni di alcuni elementi, seguendo un proprio percorso di vita irregolare e imprevedibile.

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