Dalla sabbia, opere in vetro. 6/12 – Chiara Dynys
21.05.2020 – 10.07.2020
Chiara Dynys
Enlightening Books, 2019
vetro dipinto a mano, luci, legno
dimensioni variabili
Una libreria bianca contiene alcuni libri in vetro, sabbiati e dipinti a mano con diverse tonalità di bianco. Lo spazio incolore della vetrina, nel quale paiono scomparire gli elementi che lo popolano, si accende direttamente tamite i libri, singolarmente illuminati dall’interno, che rappresentano semanticamente la luce della conoscenza.
Per la realizzazione di quest’opera, Chiara Dynys ha voluto ripensare, infatti, a ciò che per lei rappresentano i libri. L’installazione, fortemente visiva, totale, immediata, rende quindi omaggio a come la letteratura abbia influito nel tempo sul pensiero e sul percorso artistico dell’artista. La libreria è infine metafora del sapere archiviato, contemporaneamente rivolta in direzione della memoria e dell’oblio.
BUILDINGBOX dedica la stagione 2019-2020 al vetro contemporaneo con il progetto Dalla sabbia, opere in vetro, un ciclo espositivo in 12 appuntamenti con cadenza mensile a cura di BUILDING, in collaborazione con Jean Blanchaert.
Il sesto artista è Chiara Dynys che presenta una grande installazione site specific. Dalla sabbia, opere in vetro è il titolo scelto per evocare l’alchimia dell’affascinante processo di creazione di questo materiale, dalla sabbia, con l’aria, per mezzo del fuoco. Opere firmate da artisti contemporanei che hanno scelto di confrontarsi con le possibilità che offre questo materiale. Sperimentazioni che rendono esemplari e preziose le opere in mostra, in quanto progettate da artisti che nella loro pratica utilizzano tecniche differenti e talvolta distanti dalle caratteristiche peculiari del vetro. Questo progetto nasce dalla volontà di BUILDING di approfondire la ricerca degli artisti includendo oltre alle produzioni più note, aspetti e sperimentazioni insolite.
Una relazione creatrice stretta tra il pensiero dell’artista e la mano dei maestri vetrai. Il vetro, materiale facilmente modellabile da mani esperte, prende forme “fragili” per continuare a legarsi alla tradizione artistica del passato e al contempo aprendosi a una prospettiva formale ripensata a partire da suggestioni estetiche contemporanee. Filo conduttore del progetto sono le stesse opere, inserite in una storia secolare e in un fare antico, testimoni di una precisa alchimia di elementi messa a punto 4000 anni fa dalla civiltà fenicia, e che ancora oggi offrono infinite possibilità formali.
Per 12 mesi una sequenza di opere e artisti si articolerà nella vetrina indipendente, visibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, scandendo il ritmo del tempo e innescando un’ampia riflessione sulla predominanza del tempo sullo spazio.