Chiara Dynys
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Chiara Dynys

SUDDEN TIME – Presentazione dei cataloghi

30.06.2021, 17:00-19:00

BUILDING è lieta di invitarvi alla presentazione dei due cataloghi delle mostre Sudden Time – Chiara Dynys, e Sudden Time – Sean Shanahan, editi da Magonza Editore e curati da Anna Bernardini e Giorgio Verzotti. La presentazione si inserisce nel contesto della mostra Sudden Time, in corso fino al 5 settembre 2021 presso la Villa e Collezione Panza, a Varese, un progetto in due parti dedicato a Chiara Dynys e Sean Shanahan. La mostra riunisce otto grandi installazioni inedite, realizzate tra il 2018 e il 2021, che documentano gli esiti recenti della ricerca dei due artisti.

Relatori:

– Giorgio Verzotti, curatore

– Anna Bernardini, curatrice Villa e Collezione Panza

– Luca Tommasi, galleria Luca Tommasi Arte Contemporanea

– Chiara Dynys, artista

– Sean Shanahan, artista

Per l’occasione, al piano terra i visitatori verranno accolti da alcune opere esemplificative della poetica di Chiara Dynys e Sean Shanahan, che rimarranno esposte fino a giovedì 1 luglio 2021.

 

Chiara Dynys

La porta Giuseppe’s Door è costruita con un materiale completamente inventato da me, un vetro fuso a Murano che raccoglie la luce di giorno e la restituisce di notte. Le basi di questa mostra hanno inizio nel 2000 quando il Conte Giuseppe Panza di Biumo mi sollecitò a realizzare un altro progetto come Glitter Gates, una stanza dove l’occhio smarrisce la sua capacità focale creando una situazione di sospensione, poiché i colori cambiano rapidamente senza passare dal bianco all’interno di un cubo regolare. Lo stesso senso rigoroso e cangiante io ricordo che il Conte lo trovò nel modello della scultura che gli mostrai in quel momento e mi disse che avremmo realizzato in grandi dimensioni anche questo lavoro. Ed ecco ora Giuseppe’s Door”.

 

Chiara Dynys è nata a Mantova e lavora a Milano. Sin dall’inizio della sua attività, nei primi anni Novanta, ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili a un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell’anomalia, della variante, della “soglia” che consente alla mente di passare dalla realtà umana a uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto, al video e alla fotografia.

 

Sean Shanahan

Mi sentivo denudato quando Giuseppe Panza entrava nel mio studio perché guardava davvero a lungo e da vicino i miei quadri – e da una parte poteva sembrare assurda tanta intensità e durata nello sguardo per un quadro monocromo. Tutto questo era molto potente”.

 

Sean Shanahan nasce a Dublino nel 1960. Dal 1990 vive e lavora in Italia. L’artista conduce una ricerca pittorica rigorosa e coltiva una pratica misurata, quasi austera, che si sottraggono ad identificazioni e definizioni. Respingendo qualsiasi tipo di narrazione, delega ai suoi lavori ciò che intende comunicare: forma e colore sono i mezzi della pittura, il rapporto fra questa e lo spazio il suo principale interesse. L’artista predilige composizioni monocrome, adottando la pittura ad olio e l’MDF come supporto, un materiale industriale che assorbe il colore facendolo apparire opaco; la superficie viene lavorata con bisellature lungo i margini enfatizzando così la tridimensionalità dei dipinti.

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