La caduta – Performance di Ferruccio Ascari
13.12.2022, 18:00
Presso la Basilica di San Celso BUILDING presenta La caduta (2022), performance di Ferruccio Ascari in occasione della mostra Il Numinoso a cura di Giorgio Verzotti.
Nel corso della dance-performance, concepita appositamente per lo spazio della Basilica di San Celso, assistiamo a una trasmutazione dal piano del sacro, del numinoso, a quello dell’umano: il danzatore si spoglia della sua identità divina per assumere quella di un uomo che reca su di sé un carico di fatica e di dolore, la sua croce quotidiana.
Una sofferta trasmutazione che si attua nella penombra della Basilica di San Celso attraverso l’uso della luce, elemento che caratterizza tutte le opere performative dell’artista. Una luce che non è proiettata sulla scena, ma che, con un rovesciamento di prospettiva, è il danzatore a portare sul suo stesso corpo. Similmente, l’uso del suono subisce anch’esso un ribaltamento: lo spettatore, varcata la soglia della Basilica, è immesso in un lancinante spazio sonoro (una partitura dello stesso artista), l’improvvisa cessazione del suono segna l’inizio dell’azione scenica che si svolge in un silenzio assoluto; la ripresa del suono coincide con la fine della performance.
martedì 13 dicembre, ore 18.00
presso la Basilica di San Celso, Corso Italia 37, 20122, Milano
danzatore: Alessio Pandiani
Posti limitati, solo su prenotazione.
RSVP: events@building-gallery.com o +39 02 89094995
Si prega di arrivare almeno 10 minuti prima dell’inizio dell’evento.
La performance ha una durata di 20 minuti ca.
Non sarà possibile filmare o fotografare l’evento
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Ferruccio Ascari (1949) vive e lavora a Milano. A metà degli anni settanta, dopo la laurea in Filosofia, intraprende l’attività artistica. I suoi esordi, lo vedono impegnato sul fronte di installazioni site-specific e della contaminazione fra arti visive e arti del tempo (musica, danza, performance), ma anche della pittura e della scultura, con un’apertura nei confronti dei diversi linguaggi dell’arte che caratterizza tutto il suo percorso artistico. A partire dalla metà degli anni ottanta si concentra sulla pittura e sulla scultura, in particolare sulla tecnica dell’affresco riportato su tela. Il suo lavoro ottiene l’attenzione internazionale con la partecipazione ad un progetto speciale della 29. Biennale di Venezia (1980), alla mostra Arte italiana 1960-1982 (ICA Gallery, Londra, 1982) e, nello stesso anno, alla Biennale Giovani di Parigi. Negli anni successivi, mantenendo costante l’attitudine iniziale all’esplorazione di diversi territori linguistici, porta avanti il suo lavoro in modo appartato, condizione per lui irrinunciabile per un’autentica ricerca artistica.