Michele Ciacciofera

installation view Biennale Mardin

2024

 

Michele Ciacciofera

installation view Biennale Mardin

2024

Michele Ciacciofera – Mardin Biennal 2024

10.05.2024

Dove possiamo volgere lo sguardo per trovare le possibilità di uscire dalla struttura che ci circonda nelle concentrazioni che impediscono le nostre libertà e per guardare al passato globalizzato delle società?

 

Stiamo attraversando un periodo in cui pensiamo di averlo superato, ma che rientra in uno stato identitario all’interno delle gabbie aperte che ci stringono. Come possiamo trasformare in “coesistenza” la lotta postcoloniale e femminista, intersezionale, contro la natura, la cultura (Antropocene e Capitalocene), le piante, gli animali, le altre persone, le etnie, le nazioni, le classi, le regioni, e la lotta contro il razzismo nel contesto della decostruzione decoloniale?

 

Senza negare nulla di tutto questo e lottando costantemente con esso, come possiamo superare questi problemi attraversandoli senza stancarci e rinunciare alla lotta? E come possiamo immaginare un “oltre” trascendendoli?

 

Come organizzare i cambiamenti e le trasformazioni delle relazioni familiari (famiglie monoparentali, matrimoni multipli e famiglie con molti figli nati da esse, aumento delle relazioni familiari non biologiche) e della tecnologia (intelligenza artificiale, terrestre, robotizzazione e informatizzazione) nelle società di oggi?

 

In particolare, come possiamo uscire dall’attuale scenario globale e come possiamo comunicare una “democrazia deliberativa” (tra gli esseri umani e anche tra gli altri esseri viventi, come nel concetto di “Parlamento delle cose”) tra gli esseri viventi?

 

La 6° Biennale di Mardin si concentrerà su questi temi come proposta per osservare, pensare e creare artisticamente. Come possiamo pensare di attraversare questi problemi e di trascendere il periodo in cui viviamo, puntando ancora di più sulle terre da percorrere passo dopo passo?

 

L’artista Michele Ciacciofera parteciperà con l’installazione TERRA MADRE (2024) che immagina una visione rinnovata della Cittadinanza Planetaria, democratica e interculturale, per una svolta dello stato attuale del pianeta che sembra oggi sempre più indirizzato verso una regressività senza futuro.
Una concezione del mondo alternativa, fondata sulla centralità della natura e su valori universali di socialità, solidarietà, partecipazione attiva e tutela, tanto della salute umana quanto delle biodiversità, è oggi quanto mai necessaria per ipotizzare un futuro positivo per l’universo che ci riguarda e ci circonda.

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