Michele Ciacciofera
Michele Ciacciofera (Nuoro, 1969) vive e lavora a Parigi. Il suo lavoro è caratterizzato dall’uso di svariati media, dal disegno alla pittura, dal suono alla scultura realizzata attraverso l’uso di ceramica, vetro, bronzo, pietra ed assemblaggi di vari materiali.
Tramite un approccio antropologico, l’artista esplora diverse tematiche legate alle isole di cui è originario, la Sardegna e la Sicilia, attraverso il prisma del Mediterraneo. Memoria collettiva, miti rivisitati e realtà politica contemporanea si mescolano in opere caratterizzate da una sensibilità per la materia e da un’acuta consapevolezza delle problematiche attuali legate alla riconfigurazione degli equilibri socio-economici e ambientali.
Basata su numerose fonti, la sua ricerca si collega ai grandi temi della contemporaneità che l’artista esamina attraverso una narrazione molto personale, svolta anche attraverso la scelta dei materiali utilizzati, che rivestono un ruolo essenziale nella sua poetica. La visione sociologica e antropologica usata come metodo per sviluppare il suo processo creativo, gli permette di attualizzare temi come la storia e l’archeologia, affrontare le questioni ecologiche e politiche o universalizzare le vicende legate al Mediterraneo, materializzando esperienze poetiche dalla forte capacità comunicativa.
Le sue opere sono state esposte alla Summerhall Edimburgo (2014), al IMMA Museum di Dublino (2015), alla 57aBiennale Internazionale d’Arte di Venezia (2017), a Documenta 14 di Kassel (2017) e Atene (2017), al Museo MAN di Nuoro (2017), al CAFA Museum di Pechino (2016), al Museo d’Arte Contemporanea di Rochechouart, Francia (2021), al Museo des Beaux-Arts di Rennes (2021) e in numerose altre istituzioni museali internazionali.
Ha ricevuto la Civitella Ranieri NYC Foundation Visual Arts Fellowship nel 2015-2016. Nel 2024 ha partecipato, con un lavoro site-specific, alla 6ª Biennale Internazionale d’arte contemporanea di Mardin in Turchia.
Tra il 2023 e il 2024 presenta le personali Condensare l’Infinito, al Museo MA*GA di Gallarate, a cura di Alessandro Castiglioni; presso BUILDING TERZO PIANO di Milano, curata da Angelo Crespi; al Centre d’Art Contemporain Passerelle di Brest, con commissariato di Loïc Le Gall. L’intero progetto espositivo è stato accompagnato da un catalogo pubblicato da Johan & Levi (Milano) con testi di Alessandro Castiglioni, Loïc Le Gall, Melissa Bianca Amore e Angelo Crespi.
Nel 2024 ha realizzato il progetto di arte pubblica Homo Arbor, commissionato da Groupe Emerige Paris e Ville de Gennevilliers, confermando il suo impegno nella dimensione ambientale e sociale, anche attraverso la mostra personale Natura Naturans presso la galleria Michel Rein di Parigi.
Nel 2025 ha realizzato un importante progetto artistico, curato da Bianca Cerrina Feroni, realizzando in un contesto naturale la monumentale scultura Altare del Tempo e dell’Acqua Feconda, presentata in concomitanza con l’edizione 2025 del Simposio Internazionale di Scultura su Pietra, all’interno del progetto PNRR Piccoli Borghi “Living Lab sui cambiamenti climatici dei borghi di Fanano”.
Tra i progetti in corso e futuri l’artista partecipa alla 36ª Biennale di San Paolo, che si aprirà nel settembre 2025 e presenterà una mostra personale alla Biblioteca Braidense di Milano nell’ottobre 2026.