Roman Opałka
Roman Opałka nasce il 27 agosto 1931 a Hocquincourt, Francia, da una famiglia di origini polacche. Gli Opałka tornano in Polonia nel 1935, per poi essere deportati in Germania nel 1940, dove rimangono in un campo di lavoro sino al termine della guerra. Liberati, rientrano in Francia per poi ritornare finalmente a Varsavia, dove Opałka frequenta la Scuola di grafica di Wałbrzych Nowa Ruda (1946-1948) e di arte e design di Łódź (1949). Tra il 1950 e il 1956 studia all’Accademia di Belle Arti di Varsavia e nel 1957 si reca a Parigi. Nel 1966 tiene la sua prima personale alla Galeria Dom Artysty Plastyka di Varsavia. L’anno seguente inizia il progetto OPALKA 1965/1 – ∞, cui dedicherà tutta la vita a partire dal 1970. Opałka si lega così, inestricabilmente, all’arte concettuale.
A cavallo tra gli anni ’60 e ’70 riceve numerosi premi: il Grand Prize della First British International Print Biennial, Bradford (1968), due premi alla settima International Biennial Exhibition of Prints e all’Art Museum Ohara, Tokyo (1970), e il primo premio del Ministero della cultura e delle arti della Polonia (1971).
Nel 1972 si reca per la prima volta negli Stati Uniti. Nel 1979 si trasferisce a Bazérac, in Francia, e viene premiato alla quattordicesima Biennale di San Paolo. Nel 1985 diventa cittadino francese. Tra il 1985 e il 1990 insegna alla Summer Academy di Salisburgo. Negli anni seguenti Opałka espone in numerose occasioni e riceve diversi premi, come il Premio nazionale di pittura, Parigi (1991) e il Premio speciale del Ministero degli affari esteri della Polonia, Varsavia (1996).
Nel 1992 espone al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e nel 1995 rappresenta laPolonia alla Biennale di Venezia. Nel 2002-2003 una grande antologica itinerante della sua opera tocca varie città europee. Nel 2009 è insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres a Parigi, e della Medaglia d’oro Gloria Artis a Varsavia. Opałka muore a Chieti il 6 agosto 2011.